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Sydney
Nel luglio del 1993 io e il mio caro amico Zappa siamo partiti per Sidney (23 ore di aereo!) e abbiamo subito passato un paio di settimane visitando in lungo e in largo la città.
Poi abbiamo acquistato 2 biglietti autobus da 20.000 km. validi sulle linee Greyhound, Pyoneer e Bus Australia, e siamo partiti per il grande viaggio!
Si stava davvero comodi: 2 piani, televisori e videoregistratori ovunque, bagno, poltrone-letto.
E' davvero il modo migliore per visitare con calma questo splendido, grande paese, vedere il paesaggio cambiare lentamente e fare amicizia con altri "backpackers" provenienti da tutto il mondo. |
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The Ayers Rock
Dopo 3.090 km, il Greyhound ci ha scodellato a Yulara (ULURU), nel mezzo del deserto australiano.
Nel Pioneer Resort c'era una piscinetta col verde tutt'intorno, un po' come una piccola oasi in mezzo a quel deserto di terra rossa.
Lì abbiamo noleggiato una piccola Dahiatsu che ci ha permesso di scorrazzare liberamente per il parco ULURU mentre l'interminabile catena umana dei viaggi organizzati saliva e riscendeva l'Ayers Rock.
Noi (NO ALPITUR!) siamo saliti al tramonto, da soli, mentre gli organizzati osservavano i riflessi della montagna dal sunset viewing, a miglia di distanza, sulla strada per l'aeroporto.
I colori cambiavano rapidamente tutt'attorno, dove mettevamo i piedi, dove si posava lo sguardo che, incredulo, scorreva le ripidissime pareti e i dirupi.
Poi, mentre il sole esalava gli ultimi respiri, abbiamo circumnavigato in auto la montagna e abbiamo visto nascere la luna dal sunset viewing, e una strabiliante cascata di stelle.
All'alba abbiamo visitato con grande rispetto gli anfratti della montagna sacri agli Aborigeni, poi abbiamo compiuto un'escursione sull'altro gruppo montuoso del parco Le OLGAS, tra vedute mozzafiato e interminabili pietraie.
Quella sera, dopo 2 settimane di pesce, mi sono mangiato 1 povero canguro, molto buono, ma difficile da cucinare: la carne era come a… “palle”, e andava cotta su una roccia piatta appoggiata sul falò. Ma sapeva di coniglio…. buono davvero!
Il pomeriggio seguente, dopo un po’ di “oasi” in piscina, siamo partiti x Darwin sul Greyhound Bus di Gordon, che è salito su una collinetta, fuori strada, x farci godere uno dei tramonti + indimenticabili che uno si possa ricordare, sprezzante degli orari e dei limiti di velocità.
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Durante il viaggio è salito a bordo Mr. Dirty Pierre, un curioso artista locale, che corre con i tori a Pamplona e organizza Wet T-Shirt Parade per beneficenza. Questo è il suo sito web. |
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Darwin
La sera abbiamo dormito a Darwin e la mattina seguente ci siamo imbarcati sul Pioneer di Don Holyday per KAKADU PARK. Don ci ha raccontato alcune leggende tramandate dalla civiltà aborigena, ci ha insegnato a leggerle sui dipinti delle rocce, ci ha accompagnato in 1 passeggiata nel parco, tra willooughby e serpenti, fino al tramonto sul Yellow Waters River.
All'alba abbiamo partecipato alla crocerina sul fiume: una levataccia, 22 $acchi, 3 coccodrilli addormentati e un sacco di uccellastri.
É stato proprio bello, invece, campeggiare nel parco. Dopo cena i Rangers Aborigeni ci hanno mostrato un pacco di diapositive, spiegandoci cosa avremmo visto e cosa non avremmo mai potuto vedere se non attraverso il loro teleobiettivo ben nascosto nel fitto della vegetazione.
Intanto qualche serpentello ha allietato la serata e a un certo orario abbiamo tutti dovuto sigillarci in tenda per una decina di minuti perché dei famelici insetti giganti ritornavano a casa dopo una dura giornata di “lavoro” al fiume…
Il giorno seguente il tour è proseguito da Cooinda a Jabiru, a Ubir, dove abbiamo assistito ad un panorama sconfinato dalle ROCKS (ci hanno girato la scena finale di 'Crocodille DundeeII') e siamo entrati per la prima volta nella Rain Forest.
Un’ ottimo consiglio di amici locali ci ha portato a far tappa a Mataranka.
Mataranka
Abbiamo piantato la tenda ai bordi della Palm Forest, una indescrivibile foresta di palme cresciuta nel mezzo della foresta pluviale, sulle sponde di un fiume in cui scorre una corrente calda che sgorga dal sottosuolo.
Siamo rimasti a mollo 3 ore nelle bollenti acque della Termal Pool e abbiamo sguazzato al tramonto tra i 20 e i 30 gradi delle diverse correnti del fiume-laguna che circonda questo pezzo di paradiso. Un sogno!
Papagalloni giganti volteggiavano tra le piante e altri uccelloni (che la guida della crocerina di Kakadu aveva definito rarissimi) si asciugavano sugli enormi tronchi che spuntano dal fiume, linea di confine tra la fiabesca Palm Forest e la selvaggia Rain Forest.
La sera, dopo il ballo del qua qua, siamo tornati in un bel gruppetto nelle calde acque della laguna, tra altissime pareti di palme e 1 soffitto di stelle. Alle 4 ½ di notte, poi, mentre sgranocchiavamo biscottini davanti alla tenda, 1 Willoughby selvatico mi è venuto a mangiare dalle mani…
Al mattino abbiamo fatto un lungo giretto in canoa sul fiume (i rangers ci avevano assicurato che non ci sono coccodrilli in acque così calde), poi abbiamo smontato la tenda, e siamo partiti alla volta di Cairns.
A ½ notte, a cavallo tra il 15 e il 16 agosto, siamo giunti finalmente qui a CAIRNS: dopo 11 giorni, 7460 km, 2 lavatrici e 2 barbe . |
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Già il giorno seguente abbiamo noleggiato 2 motor bikes e siamo partiti per visitare la foresta pluviale, fischiettando la musichina di Indiana Jones.
Brani del diario di bordo (bello carico): …l'asfalto correva veloce tra pareti di roccia e sconfinate spiagge tropicali, fino alle sponde del Daintree River …là ci attendeva una vecchia chiatta che ci avrebbe traghettato oltre i confini della civiltà
…a tratti la foresta lasciava intravedere spiragli dell'infinita distesa di spiaggia bianca, assolutamente deserta, troppo invitante per resistere alla tentazione di lanciare le nostre motorette in un'eccitante corsa tra le palme e l'oceano…
Le sensazioni che abbiamo provato in quel momento non potrebbero essere descritte con 1 milione di parole, ma è sufficiente chiudere gli occhi e provare a richiamarle alla mente che quasi mi sembra di sentire ancora lo sciacquio delle onde sulla spiaggia, e il rombo della mia Yamahina che le attraversa tra migliaia di schizzi.
COCONUT BEACH,
ci saremmo tornati di lì a poco, e chissà quante volte.
…sometimes we could see through the forest the endless white beach, and we couldn't help riding for miles between the palms and the ocean… …three miles north -finally- Cape Tribulation…
3 Km a nord, finalmente, CAPE TRIBULATION.
Giusto il tempo del check-in al PK's Lodge e, scaricati i bagagli, abbiamo provato il primo vero fuoristrada su di un sentierino che si inerpicava tra un groviglio di rami, poi siamo tornati a Coconut Beach x goderci le ultime luci del tramonto.
In quella, sono arrivati 3 austriaci a cavallo di 2 bestioni da deserto + un'altra XT.
É stato bellissimo correre tutti e 5, illuminando la sabbia e l'acqua, che saliva con la marea fino alle palme...
Il giorno seguente abbiamo saltellato nella foresta per oltre 50 miglia.
Vedevo Zappa davanti e mi dicevo: "ma sto facendo lo stesso anch'io?!" Ripide pietraie, discese a ruote bloccate, polvere e fango... ...subito lunghi tutti e due per terra, ma cadendo si impara!
Il primo guado è stato un po' problematico. Ci saranno stati si e no 30 cm d'acqua: "aspetta, facciamola prima a piedi..." “e se ci sono i coccodrilli?…” "dai, fammi una foto!…"
Ci avevano avvertito di non attraversare il Bloomfield River se non tra le 2.30 p.m. e le 4.30 p.m., xché il fiume si gonfia prima e dopo, e i coccodrilli ci sguazzano: ovviamente ci siamo arrivati a ½ giorno, con l'acqua alle pallette, e, dopo aver rotto quelle degli aborigeni e dei loro cavalli nel villaggio, abbiamo raggiunto le cascate mozzafiatto.
Il ritorno è stato ancor + divertente: PISCINA!!!!!! e un po' di pallavolo. Siamo andati a cena nel backpackers JUNGLE LODGE, poi siamo tornati al PK's per partecipare in mini e bikini a una festa in cui gli uomini si sarebbero travestiti da donne e viceversa.
All'alba siamo tornati in spiaggia: la perfetta conclusione di una grande giornata!
Abbiamo dormito fino all’ora di pranzo, poi ci siamo rimessi in viaggio x rientrare a Cairns con una tappa a Port Douglas.
La sera siamo andati a cena con Mauro e Verdiana, una coppia di Guastalla incontrata il giorno precedente, e il mattino dopo ci siamo dovuti alzare alle 7 x riconsegnare le moto.
Anche il mattino seguente ci siamo alzati alle 7 per traslocare al Caravella 77 Backpackers e iniziare il corso di Scuba, veramente molto-molto approfondito… 2 giorni di teoria + piscina e tutti in acqua!
Questi “backpackers” sono un po’ come i nostri ostelli, ma molto più "lussuosi": stanze da 2, piscina, cucina, ecc… il tutto per una cifra equivalente alle nostre 13.000 circa per notte (a testa, ovviamente): molto convenienti!
Oggi sono finalmente andato a Messa, domani partiamo x la diving-crociera sulla barriera corallina e mi devo di nuovo alzare alle 7.
.......'Notte !
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Scuba
lunedì 23 agosto, Mare dei Coralli Sono le 23:47 del primo giorno di crociera, e siamo ancorati sopra la Moore Reef, al largo di Cairns. Niente male! Alla TV c' è Psycho, e non ho proprio voglia di andare a letto. Stamattina ci siamo alzati alle 6 ½ , catamarano fino a Fitzroy Island, visita all’isola e poi di nuovo catamarano fin qui, sparato in un oceano piuttosto allegretto.
Check in su questa stupenda nave da crociera, pranzone e poi subito un'immersione addestrativa, 1 ora di pausa x fare il punto e programmare la seconda uscita, poi di nuovo giù, sotto il pontile ancorato sulla reef, che stamattina brulicava di piccoli giapponesini con pinne, maschera e snorkell. Ora siamo rimasti solo noi, con questo po' po' di barchetta... niente male davvero. Dopo cena abbiamo fatto il test teorico (46 su 50) e, stranamente, io e Zappa abbiamo commesso gli stessi errori. Ma và te che coincidenze a volte, eh ?! Comunque tra 5 ore e ½ dobbiamo alzarci di nuovo, e ci aspetta un' altra giornatona.
martedì 24 agosto Sveglia all'alba. Bellissima, un gran freddo! Muta ancora bagnata (e congelata!) dopo la notte passata a sgocciolare sul ponte. Sul gommone gli schizzi arrivano come schegge sulle braccia e il sole è ancora basso per scaldare, ma già disegna fantastici riflessi sulle onde. L'esercitazione è andata benone ed è anche rimasto ossigeno per una rapida look-out intorno alla reef: me-ra-vi-glio-sa! Non so quante volte ho ripetuto questa parola nel diario, ma è da quando siamo partiti da Sydney che vado in giro a bocca aperta. Qui la tenevo chiusa, ben avvinghiata al mio regulator, ma è stata davvero una sorpresona. Pensavo fosse bello andare sott'acqua, ma non fino a questo punto. Comunque si è trattato solo di un assaggino di quello che ci avrebbe aspettato nel pomeriggio. Alle 10 abbiamo avuto l'ultima immersione con l’istruttore (Locky) e il relativo esame pratico.
Dopo pranzo siamo scesi per il video movie dive e finalmente, dopo 4 immersioni di addestramento, abbiamo potuto scorazzare liberamente tra i tunnels e i bestioni della reef. Oh: sembrava Quark! È inutile provare a parlare di come ci si sente tra pesciolini, squaletti e foreste di corallo, e anche il video che abbiamo girato può dare solo una pallida idea della magia di quei luoghi. La sera sono sceso per il primo night-dive con 4 canadesi del corso avanzato. 5 torce, in mezzo al corallo, nei tunnels, nelle grotte, dietro poveri pescioni che comparivano davanti all'improvviso. 5 luci, e tutto intorno nient'altro, solo quel cerchietto di corallo illuminatissimo e gli strumenti fluorescenti. Un po’ come volare in un mondo sconosciuto, senza tempo, spazio, tra rocce, piante, e strani bestioni buonissimi. Dobbiamo aver sbagliato qualcosa nell’orientamento perché, quando siamo riemersi, della ReefTrek si vedevano solo le luci del ponte in lontananza. Abbiamo gonfiato il giubbetto e nuotato per ¼ d’ora sdraiati sulla bombola fino alla nave. C'era giusto uno spicchio di luna, ma era sufficiente per illuminare tutta la superficie del mare intorno, e milioni di stelle facevano capolino tra le nubi. Pensare che quando ci siamo immersi pioveva... Dopo la doccia siamo saliti al piano bar-karaoke e ci sono rimasto fino a poco fa, quando ci hanno buttato fuori per pulire. Eravamo tutti fraccichi, un po' per la birra e un po' per l’adrenalina e le emozioni che ancora si rincorrevano nella testa: ho sparato tutto il repertorio, da Knockin' a Skipped the light.
mercoledì Stamattina mi sono svegliato con i cartoni animati dei Transformers in tv. Il freddo non l'ho proprio sentito e sono scivolato nella muta gelata per 3 immersioni "turistiche". Ora siamo sulla via x Cairns, sul catamarano Sun Lovers. È stato proprio triste lasciare tutto questo. Avevo fatto amicizia con la "ciurma" e mi avevano proposto di rimanere x accompagnare i turisti italiani che in agosto affollano queste coste, ma il Visto “stringe”… DOòòOH! (come dice Homer!) Tra 1/2 oretta dovremmo attraccare a Cairns: see you later! |
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Airlie Beach Airlie Beach 2 Sept '93 (anzi: 3 Sept!) Sono le 3 di mattina e me ne sto qua, con Carbòn nelle orecchie, a bordo piscina del Withsunday Village di Airlie Beach. Fino a 1 paio di orette fa' qui impazzava un toga-party e la birra scorreva a fiumi. Le solite 20 canzoni che si ripetono di continuo in tutti i locali del Queensland ... tanto so' ttutti 'mbriachi! C'è una luna stasera che illumina tutto: cielo, nuvole, spiaggia, mare... come si fa ad ubriacarsi?! Airlie Beach è diversuccio da Cairns: è solo un piccolissimo paesino di fronte alle Withsunday Islands, ci sono più barche che case! Se riesco a sbloccarmi il naso da questo *#@ di raffreddore, tra poche ore dovremmo imbarcarci sul "Tri-Tingira", un trimarano blu che naviga sparato verso la + bella reef della zona, per un po' di scuba ecc. . . È un peccato non aver tempo, altrimenti ci sarebbe stata la possibilità di navigare su di un veliero enorme, tutto in legno, per 5 giorni, campeggiando su spiagge disabitate... oppure c'è il "Mollo", un bellissimo catamaranino che gira x 3 giorni in questo angolo di paradiso. I proprietari sono una coppia di tedeschi in pensione, molto simpatici: abbiamo calcolato che devono guadagnare almeno una decina di milioni al mese facendo visitare queste meraviglie a 12 turisti x volta... Buonanotte, va !
5 Sept. '93 Siamo rimasti al 3 Sept. È stato un altro bel giorno: ci siamo imbarcati alle 8 1/2 sul Tri-Tingira. Lo skipper faceva morire dal ridere. C'era un tempo da lupi, e si viaggiava piuttosto coricati e molto bagnati... abbiamo pure incontrato un balenone che, devo dire, in quel mare inka..ato faceva proprio la sua figura! Rotta per HOOK ISLAND, oltre la Withsunday Island e vicino alla miliardaria Hayman Island. Abbiamo ormeggiato di fronte alla Stonheaven Bay e sono sceso con Eric Prior (California) per 2 bellissime immersioni tra fitti gruppi di pesciotti e montagne di corallo tutt'intorno. Nei 40 A$ del trip erano inclusi anche BBQ, wind surf, speed-boat, tunnel dive, the net, snorkell, sea kayak, colazione e tea-time, mentre con 15 A$ si potevano fare scuba diving e water-ski.
Al ritorno sedevamo in punta sul catamarano e 4 delfini ci saltavano tra le gambe, giocando per un lungo tratto con l'onda dello scafo: incredibile! La faccia di Zappa! L'avevo visto così contento solo sulla Coconut Beach, in moto, e sulla chiatta, quando attraversavamo il Daintree River fischiettando la musichetta di Indiana Jones. Comunque abbiamo deciso di iscriverci di nuovo per il giorno seguente, e per soli 25 A$! A letto alle 5 e sveglia alle 7. Alla sveglia ha provveduto David, un tipo di Cairns col quale avevamo giocato a darts la sera prima. Gli abbiamo affidato i bagagli e ci siamo di nuovo imbarcati sul Tri Tingara x un altro bellissimo giro alla Hook Island. Stavolta il mio buddy è stato Sandra from Hannover e insieme abbiamo visitato un'altra zona della reef di Stonehaven. C'era 1 giochetto in più rispetto al giorno precedente: una camera ad aria da camion legata dietro al catamarano, sulla quale costruire una piramide umana in corsa... veramente bello! La sera, dopo la WET-T-SHIRT-PARADE, siamo partiti alle 23.40 alla volta di Hervey Bay. Qui siamo alloggiati al Koala Bakpackers: è molto bello, ma domani ci dovremo trasferire xchè Zappetto ha fraternizzato con Giovanni, un romano di Sydney col quale siamo rimasti a sparare ca--ate fino a tarda ora nel ristorante qui di fianco dove lui fa "chitarra”-bar. Domani dovremmo andare a incontrare le balene. . . . Bònanòt! |
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Harvey Bay
TUE, 7 Sept. '93 ( morning )
Rieccoci qui, sul ferry x Fraser Island. Ieri mattina ci siamo trasferiti al Mango Hostel:
MAMMACARA!!!
4 A$ di taxi, un cesso di bicocca zozza e puzzolenta!! Appena ci siamo allontanati 10 minuti dai bagagli hanno pensato bene di perquisirceli (si sa mai che non si trovi qualcosa di buono!) e abbiamo pure dovuto dormire con la finestra aperta ‘stanotte!
...not far from Harvey Bay we met a group of whales, they started playing gently with our little boat…
All'una ci siamo imbarcati in un wales watching tour con Giovanni, e siamo finiti in ½ all'oceano x un suggestivissimo appuntamento con un branco di balene, che si sono messe a giocare con la nostra barchetta, ci passavano sotto, ci saltavano intorno, ci si strusciavano la schiena...
Un bestione di QUINDICI METRI che si struscia come un gattino.... indimenticabile!
La sera siamo tornati allo stesso ristorante dove Giovanni si è esibito in una serie di evergreens. Poi ce la siamo fatta a piedi fino al Mango con le sportine della spesa (NO COMMENTS).
Ora stiamo navigando verso Fraser Island, dove noleggeremo un 4WD e scorazzeremo tra spiagge, laghi, rain forest e qualche pista mezza chiusa che ci ha consigliato il gestore del Mango (a qualcosa è servito trasfericisi!).
Il sole splende, il mare specchia e ho mal di gola. Ah, tra poco dovremmo vedere le turtles: BUONGIOORNOOOO!!!
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Fraser Island
TUE, 7 Sept. '93 ( evening ) Oggi è stato forse il giorno + bello ! Ancor meglio delle moto, ancor meglio delle balene, dell'Ayers Rock, del Kakadu, dello SCUBA,.... no, forse dello scuba no... bèh, pure le moto non erano male... Insomma, oggi è 1 giorno da inserire nella TOP TEN.
Dietro ottimo consiglio del gestore del Mango (a qualcosa è servito!), abbiamo noleggiato sull’isola (non da terra: guai! costa il doppio e tocca dividerlo con altre 9 persone!) un TOYOTA LAND CRUISER passo lungo: lo usiamo anche da casa!
Stamattina ci hanno detto che avremmo avuto benzina x 3 giorni: in 9 ore abbiamo esaurito il serbatoio e siamo finiti nell'unico agglomerato urbano dell'isola, in cui si trova l'unica petrol station, nella quale lavora il + strrrrrrrano. benzinaio dell'isola (anche xché ce ne sono solo 2, quindi non è una gran gara…) che quando ha chiuso ha chiuso. Avremmo guidato anche tutta notte: è divertentissimo, c'è una interminabile spiaggia che mozza il fiato e l'oceano sconvolge, le piste di sabbia interne nella foresta di eucalipti, i laghi, le dune…: tutto!
Al tramonto ci siamo buttati a saltellare tra le onde dell'oceano, gridando come due bambini, e poi abbiamo fatto il bagno al lago Wabby, rotolando giù dalla cascata di sabbia. Dopo un paio di birre e un wiskcream ci accingiamo a far ninì in spiaggia: l'alba ci attende tra poche ore e poi dovremo attraversare l'isola di corsa x prendere il ferry!! C'è un mare di stelle e un oceano di onde, e chilometri di spiaggia .... BUONANOTTE !
Wed, 8 sept ‘93 Siamo di nuovo sul traghetto di ritorno da Fraser. Negli occhi milioni di immagini si rincorrono, nitide, splendide.
In spiaggia ieri sera c'era un buio pesto, i fanali erano zozzi, i creeks moltiplicati e c'era proprio freddino. Ci stavamo quasi addormentando dopo aver preparato la "cameretta" sui sedili posteriori della macchina, quando alla radio hanno messo STAIRWAY TO HEAVEN, ed è iniziato lo spettacolo.
Uno strano bagliore rosso è apparso all'orizzonte, come se una nave andasse a fuoco in 1/2 alle onde. Non poteva essere il sole, tornato a riprendersi qualche raggio dimenticato al tramonto: non poteva essere altro che la luna, nascosta, filtrata da un nuvolone basso, sulla linea del cielo e del mare. Saliva veloce, quasi potevamo percepirne il movimento, e in un paio di minuti già faceva capolino all'orizzonte, diffondendo una luce bianchissima. Così i suoni del mare acquistavano immagini, meravigliose. Indimenticabili. A 'sto punto, jeans, pullover e maglione, sono partito in direzione NORD ebbro di cotanta beltade. Passeggiavo e cantavo col walkman in cuffia, a un metro dalle onde... quasi piangevo.
Dopo mezza cassetta (lato A "Fraser Island") la luce della luna è andata scemando, fino a ridursi a un tenue alone, disperso intorno a un cumulo di nubi. Sono rientrato bruscamente sulla terra e ho invertito il cammino in direzione SUD, memore dell'incontro troppo ravvicinato con una coppia di DINGOS, poche ore prima. Per ritornare alla macchina c'è voluto solo ¼ della cassettina preferita, e intanto la luna aveva ripreso a funzionare a pieno ritmo, come un sole di notte. Tolti i jeans fradici ci siamo rimessi a sguazzare tra le onde, ballando e cantando a squarciagola le canzoni del walkman (“I’ll always love youuuu Bettinaaaa…!”). Saremo andati avanti così x 1 ora almeno... bòh ? Ci ripetevamo: “non posso essere io a vivere questo sogno!" MA CHE DUE SCEMI !
Comunque, quell'isola è sicuramente il posto + bello nel quale sia mai stato. C'è voluta la pioggia x cacciarci di nuovo in macchina, e abbiamo dormito giusto una manciata di minuti, xchè alle 5.30 il signor Oceano ci ha offerto l'ultimo spettacolone.
…we were going to sleep when then the Moon came out quickly through those big clouds, painting images to the sounds of the ocean...
Doccia, Unleaded (caaaapperi, ha fatto 2 km x litro!) e poi ci siamo fiondati lungo le piste interne, come una biglia con su il faccione di Gimondi in una pista di sabbia.
Siamo riusciti a tagliare tutta l'isola in 40 minuti e a restituire la "biglia" giusto in tempo x il ferry (quando ha visto il colore della macchina il tipo del noleggio è sbiancato)…
Stanotte partiamo per Byron Bay. Benvenuta allora Byron Bay: siamo lì x le 11! |
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Byron Bay 13 Sept. '93 - 2:03 am - Sydney È un bel posto Byron Bay: il punto + a EST del continente (un po' come la nostra S. Maria di Leuca!) e c'è il faro + potente dell'intero emisfero meridionale, su una roccia a picco sul mare, circondata da meravigliose spiagge, paradiso dei surfers.
La baia è invece ottima per lo scuba, con i faraglioni denominati Giulian Rocks, dove è possibile nuotare con delfini, tartarugone e pesci enormi di ogni specie (c'è pure qualche squaletto troppo affamato… avevo già prenotato il motoscafo quando hanno detto che non potevamo uscire perché il pomeriggio prima uno squalo bianco era entrato tra gli scogli e aveva “staccato something” a un sub… gùlp!). La gente di Byron è estremamente amichevole e gentile: quasi stenderebbero la nostra riviera romagnola a sorrisi!
Purtroppo c'era un gran vento e il mare era piuttosto allegretto per avventurarsi tra le onde, quindi abbiamo preso 2 bici all'ostello e siamo andati al faro.
Sapeva tanto di Scozia, e di storie di balene e marinai (è un punto privilegiato x il wales watching!). Le onde si infrangevano violentissime contro le rocks e il vento sembrava staccarci da terra.
Lungo la spiaggia a sud di CAPE BYRON tanti piccoli puntini coraggiosi sfidavano le forze dell'oceano su tavolette da surf: siamo scesi ed abbiamo provato ad emularli, con risultati catastrofici. Visti da vicino quei puntini erano dei giganti, rinchiusi nelle loro mute anti-gelo, con tanto di pinnette, guantini, cremina, ecc.... MAMMACHEONDE!!!!!!! La sera, dopo una cena orrenda, abbiamo preso l'ultimo PIONEER, destinazione SYDNEY. Ci siamo arrivati il mattino seguente. |
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Alitalia, 21 Sept. '93 Stiamo entrando ora nei cieli italiani e tra 5 minuti saremo su Brindisi, poi Napoli, poi Fiumicino.... ma procediamo con ordine.
All'aeroporto di Sydney abbiamo avuto qualche lieve problemuccio col check-in (60 kg di sovrappeso!!), ma è andata benissimo, e ho pure avuto una poltroncina + cassetto + cuscino.
Bangkok
Ci siamo svegliati al mattino già a Bangkok dove siamo stati accompagnati all'Amari Boulevard 1st class nel centro della città, e lì il sonno è proseguito fino al mattino seguente! Breakfast-buffet e visita della città.
La sera siamo andati a cena con l'importatore tailandese nel ristorante che pochi anni prima era entrato nel guinness dei primati come il più grande del mondo su palafitte e barchette, con balletti e musichette tailandesi ...tutto molto finto, ma bello. Dalla palafitta si poteva scegliere il pesce che nuotava tranquillo e ignaro sotto il tavolo… In albergo quel frrrrivolo della reception ci ha offerto donne o ..."ometti" (mavaiiiii ...là, và!).
Il giorno seguente abbiamo visitato il GRAND PALACE. Ce l'aspettavamo esagerato, ma non così esagerato. Oro massiccio, smeraldi, diamanti, madreperla.... e intorno alle mura gente costretta nella + ottusa ignoranza... eppure il tempio dell'Hemerald Buddah cancella ogni altra sensazione, e avvolge in un'atmosfera irreale. L'abbiamo visitato di Domenica, quando i fedeli sono assorti in meditazione, seduti sul pavimento, i piedi nudi rivolti alla porta, gli occhi chiusi...
Cena cinese (di quelle vere!) con la famigliola del boss che rideva come un matto a vedere come mangiavo tutto con gusto (roba semovente e cosciotti di topo, ma veramente saporiti!) e poi visita alla show-room. Piscinone dell'albergo, sospeso all’ultimo piano nell'umido cielo settembrino di Bangkok, e poi di nuovo a nanna.
Il giorno seguente è stato dedicato ai bagagli: 9 valige, 100 kili. Il portiere voleva chiamarci una Limousine!
All'aeroporto l'ultimo sorpresone: "We booked 2 seats in busness class, sir…" Zappa si è preso una scuffia a champagne! Alle 6.00 ora italiana è iniziata l'alba, un'alba lunghissima xchè il sole sembrava spostarsi indietro invece di salire, ed è riuscito a far capolino solo sul golfo di Napoli.
Ora planiamo a Bologna (9:46, a Bangkok saranno le 14:46 e a Sydney le 17:46… màh!) The End |
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